Stereotipi di genere nei manuali di italiano L2/LS tra passato e presente - Simona Frabotta

 

 

Stereotipi di genere nei manuali di italiano L2/LS tra passato e presente

di Simona Frabotta

 

Le funzione dell’immagine nel manuale di lingue

 Se sfogliamo un manuale di lingua italiana per un pubblico staniero ci rendiamo subito conto che le immagini occupano un ruolo fondamentale in esso, quasi quanto la componente linguistica. Sebbene gli elementi visivi vengano spesso considerati come semplici elementi decorativi, essi rappresentano in realtà uno strumento fondamentale per l’apprendimento delle lingue. L'immagine, infatti,  è uno strumento educativo indispensabile, poiché comunica in modo rapido ed efficace e la sua decodifica è immediata e la sua connotazione diretta. Inoltre, l'uso delle immagini nell'apprendimento diventa ancora più rilevante se consideriamo che, nella nostra interazione con il mondo, la comunicazione non si limita solo alla parola orale e scritta, ma coinvolge anche codici iconici, che sono veri e propri linguaggi con le loro regole e grammatiche e che, chi impara una lingua e una cultura straniera deve saper decifrare  (Wright 1989, Pederzoli 2016).

All’interno di un manuale scolastico l’immagine può avere una funzione integrativa, cioè di supporto a un testo scritto, o una funzione autonoma, rappresentando l'elemento attorno al quale si sviluppa un'attività didattica (Peruzzi 2001). Nel primo caso le illustrazioni fungono da rafforzamento per la  comprensione, fornendo esempi pratici e concreti di un concetto astratto espresso verbalmente nel testo. A questa prima categoria appartiene anche l’uso dell’immagine  per rappresentare diversi elementi storico-culturali e fornire agli studenti una visione più ampia e inclusiva del paese la cui lingua stanno imparando.  Nel secondo caso, le illustrazioni presenti nei testi possono servire a introdurre un campo semantico su cui si vuole lavorare, essere un punto di partenza per discussioni, stimolare la creatività e l'immaginazione degli studenti.

Non dimentichiamo inoltre che molte persone apprendono in modo più efficace attraverso quella che Gardner chiama “intelligenza visivo-spaziale”, cioè la capacità di comprendere la realtà e memorizzare contenuti in modo più incisivo attraverso elementi grafici, pittorici o iconici,  e che, in questo caso, le immagini possono aiutare chi apprende a memorizzare meglio le informazioni, creando associazioni visive che facilitano il recupero delle conoscenze.

Tuttavia è importante selezionare con cura le illustrazioni di un testo poiché esse possono rischiare di essere veicolo di messaggi discriminatori. Recentemente, infatti, alcuni studi hanno indicato il ruolo che hanno le immagini dei libri di testo nella trasmissione degli stereotipi di genere. Daloiso e Dannunzio (2021) osservano che, in un corpus di tre manuali di italiano per stranieri pubblicati tra il 2011 e il 2016, le persone raffigurate di sesso femminile manuali oscillano tra il  46% e il 48%, ma che i ruoli rivestiti da questi personaggi rimangono circoscritti alle figure stereotipate della madre casalinga o della maestra. Un’altro studio svolto sulle immagini di  nove manuali di italiano L2/LS pubblicati nello stesso periodo (Frabotta 2022) riporta la tendenza a rappresentare i personaggi femminili nell’ambito domestico e quelli maschili nell’ambito lavorativo, riproducendo la storica divisione sessuale del lavoro. Riguardo al tipo di professione svolta, dallo studio emerge che si tende a rappresentare i personaggi maschili in professioni più varie e prestigiose e quelli femminili in quelle che tradizionalmente rappresentano un prolungamento del lavoro di cura, come maestra, infermiera, commessa.

Fig. 1 Nuovo Contatto A1 p. 15

 

 

Un manuale degli anni 70: La lingua italiana per stranieri.

 Uno dei primi manuali rilevanti nella storia l’insegnamento dell’italiano come è stato senza dubbio La lingua italiana per stranieri, di Katerin Katerinov e Maria Clotilde Boriosi Katerinov, pubblicato per la prima volta nel 1973. Katerinov, docente dell’Università per stranieri di Perugia, è stato un pioniere della  glottodidattica moderna e il suo manuale è stato considerato per decenni un  testo di riferimento ed era comunemente conosciuto come “il manuale rosso di Katerinov” .

Già a prima vista è evidente che, a differenza di quelli di oggi,  il testo di Katrinov è costituito fondamentalmente da il contenuto scritti: le sporadiche illustrazioni e vignette, curate dal disegnatore Dino Tardioli, sono in bianco e nero con qualche tocco di rosso. Esse si trovano quasi esclusivamente ad illustrare la prima pagina di ogni unità e la loro funzione è quella di accompagnare il testo iniziale, costituito di solito da una conversazione tra due o più persone che sono presenti nell’illustrazione. In maniera ancora più sporadica, appaiono altre illustrazioni di piccola dimensione  tra le pagine del manuale: piccoli oggetti quotidiani nell’unità introduttiva, una coppia appena sposata e in cerca di casa nell’unità quattro, una striscia sulle azioni quotidiane svolte da un personaggio chiamato Fernandino. Se consideriamo le venticinque illustrazioni principali e le altre disseminate nel testo, possiamo concludere che la dimensione iconica ha un peso realmente marginale all’interno di un testo di 510 pagine.

 

Protagonismo e ruoli di genere

 Consideriamo ora le illustrazioni che accompagnano l’esordio di ogni unità. In esse sono rappresentati un totale di 57 personaggi di cui 46 uomini e solo 11 donne. Il protagonismo maschile raggiunge quindi l’80%, quasi il doppio di quello rilevato nei manuali contemporanei. Inoltre, 14 vignette su 25 hanno un protagonismo esclusivamente maschile, cioè in esse sono presenti solo uomini o gruppi di uomini, 8 vignette sono miste, 2 hanno dei personaggi indistinti e solo una vignetta ha come protagoniste due donne, cioè il 4% del totale.

Riguardo alle attività che si svolgono nelle vignette, in generale i/le protagonisti/e sono rappresentati mentre mantengono una conversazione, giacché la funzione principale delle immagini, come abbiamo visto, è quella di riprodurre coloro che protagonizzato la conversazione iniziale dell’unità didattica, nei diversi contesti evocati. Solo 5 personaggi stanno svolgendo una professione e sono un operaio, un medico, un contadino, un conduttore televisivo e una commessa, che ripropongono, da una parte la maggiore presenza degli uomini nei ruoli professionali e, dall’altra la presenza femminile associata a determinati ambiti professionali tradizionali. Gli uomini sono anche rappresentati mentre svolgono altre attività come guidare una macchina, fare giardinaggio o leggere il giornale. Le donne presenti nei gruppi misti non svolgono praticamente nessuna attività specifica, mantenendo una posizione neutra.

L’unica vignetta che ha per protagoniste due donne, nell’unità 9, le rappresenta nel contesto di un mercato, in cui una delle due è in procinto di comprare un indumento è l’altra è, come abbiamo visto, la commessa, rafforzando ancora una volta gli stereotipi di genere che vedono le donne interessate allo shopping (Figura 1).

 

 


 Fig. 2 La Lingua italiana per Stranieri p. 150

 

 

La relazione tra chi è protagonista delle immagini e del testo nella maggior parte dei casi è diretta, tuttavia nell'immagine dell’unità 11 che rappresenta una coppia di sposi, la conversazione è sostenuta da due donne che commentano il matrimonio di un’amica. Se da una parte c’è un maggiore protagonismo femminile nel testo rispetto all’immagine, l’argomento di cui le due donne parlano ricade ancora nella sfera dell’intimità o addirittura del gossip, storicamente associate alla femminilità. Nell’unità 17 due donne sono le protagoniste del dialogo in cui commentano i cambiamenti di un paese che una delle due ha visitato, ma l’immagine, invece di riprodurre due protagoniste femminili che mantengono una conversazione, come accade nella maggior parte delle altre illustrazioni con protagonisti uomini,  rappresenta un uomo solo, un marinaio abitante nel citato paesino.

Conclusioni

Le immagini sono una componente importante dei manuali di italiano diretti a un pubblico straniero, esse hanno spesso una funzione di supporto del testo scritto o possono essere degli input autonomi per l’apprendimento e rappresentano uno strumento utile per chi possiede stili di apprendimento basati sulla componente visiva. Tuttavia è importante considerare che le immagini possono essere un mezzo di diffusione di stereotipi di genere e studi recenti osservano che, sebbene il protagonismo dei due generi sia praticamente paritario, si insite in una rappresentazione stereotipata dei ruoli di uomini e donne. Dall'analisi di  un manuale degli anni Settanta abbiamo osservato come invece in quegli anni il protagonismo maschile fosse schiacciante e che le uniche due donne protagoniste nelle illustrazioni fossero rappresentate svolgendo una faccenda tipicamente femminile come la visita a un mercato. Si è osservato inoltre che anche quando le donne sono protagoniste delle conversazioni non sempre lo sono delle corrispondenti illustrazioni, che ripropongono immagini con protagonismo misto o maschile. Questo risultato, forse prevedibile, può essere associato da una parte alla scarsa coscienza dell’autore e dell’autrice della necessità di ricreare nel manuale una rappresentanza paritaria dei generi, e dall’altra del profondo androcentrismo che caratterizzava la società italiana degli anni ‘70.

Da questo veloce sguardo al passato dei nostri libri di testo vediamo un miglioramento riguardo alla presenza di personaggi femminili nelle illustrazioni di quelli attuali. Persiste purtroppo la resistenza a superare gli stereotipi di genere e a rompere la storica divisione che vede gli uomini svolgere una gamma di attività varie ed essere più presenti nel contesto lavorativo e vede le donne relegate a ambiti di interesse e professioni tradizionalmente femminili.

 novembre 2023

Per saperne di più

 

Michele Daloiso e Barbara D’annunzio, La rappresentazione delle diversità nei materiali glottodidattici, in Michele Daloiso e Marco  Mezzadri (eds.), Educazione linguistica inclusiva. Riflessioni, ricerche ed esperienze, Venezia,  Edizioni Ca’Foscari, 2021, pp. 125-149.

Simona Frabotta, Chi Fa Che? Stereotipi di genere nelle immagini dei libri di testo di italiano come lingua straniera, «Italiano LinguaDue», 14 (1), 2022, pp. 216-228. https://doi.org/10.54103/2037-3597/18175.

Howard Gardner, Educazione e sviluppo della mente. Intelligenze multiple e apprendimento, Trento, Erickson, 2005.

Mirella Pederzoli, Il materiale visivo nei manuali di italiano L2, «Teaching Italian Language and Culture Annual», 2,  2016, pp. 71-95.

Paola Peruzzi, L'uso didattico dell'immagine, in Pierangela Diadori (a cura di), Insegnare italiano a stranieri, Milano, Le Monnier,  2001, pp. 274-287.

Andrew Wright, Pictures for language learning. New York, Cambridge University Press, 1989.

 

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