ad uso delle scuole della Lombardia austriaca
Autore:
s.a. | Soave Francesco
Luogo:
Milano | Milano
Editore:
s.e. | Giuseppe Marelli, Gaetano Motta
Anno: 1786
Tipo: Grammatica
Metalingua:
Italiano
Lingua oggetto:
Italiano
Consistenza: 48 pp.
Disponibile su OPAC SBN.
PREFAZIONE, p. 3
ELEMENTI DELLA PRONUNZIA ITALIANA, p. 5
Introduzione, p. 5
A. La retta Pronunzia consiste nel proferire le Lettere, le Sillabe, e le Parole col suono conveniente.
B. Le parole sono le Voci, o unioni di Voci, con cui manifestano agli altri i nostri pensieri.
C. Ogni Voce proferita con una distinta emissione di fiato è una Sillaba.
1. Voci semplici.
2. Voci articolate.
D. Le Lettere sono i segni, o le figure, con cui si rappresentano le Voci, e le Articolazioni in iscritto.
1. Lettere Vocali.
2. Lettere Consonanti.
E. Col nome di Lettere si chiaman anche le stesse Voci, e Articolazioni.
CAPO I. Della Pronunzia delle Lettere, p. 8
A. Pronunzia delle Vocali.
1. Dell'A.
2. Dell'E aperta, e chiusa.
3. Dell'I.
4. Dell'O aperta, e chiusa.
5. Dell'U Toscano, e Lombardo.
B. Difetti nella Pronunzia delle Vocali.
1. L'U Lombardo invece dell'U Toscano.
2. Lo scambio dell'E, e dell'O aperto coll'E, e l'O chiuso.
C. Pronunzia delle Consonanti.
1. Labiali.
a. Semplici: B, P.
b. Nasale: N.
c. Dentali: V, F.
2. Linguali.
a. Dentali: D, T.
b. Nasali: N, Gn.
c. Liquide: L, R.
d. Gutturali: C, G, K, Q, J.
e. Fischianti: S, X, Z, SC, in Sce, Sci.
f. Aspirata: H.
D. Difetti nella Pronunzia della Consonanti.
1. Nelle Labiali: scambio
a. Del B col P.
b. Del V coll'F.
2. Nelle Linguali: scambio
a. Del D col T.
b. Del G col C.
c. Del C palatino coll'Sc, o colla Z.
d. Del C gutturale coll'H aspirata.
e. Della S forte coll'S dolce.
f. Della Z coll'S.
g. Dell'R coll'L, o col V.
CAPO II. Delle Pronunzia delle Sillabe., p. 19
A. Sillabe con sole Vocali.
1. Di una Vocale semplice.
2. Di due Vocali, o Dittonghi, e in che consistano.
3. Di tre Vocali, o Tritonghi
4. Vocal dominante ne' Dittonghi, e ne' Tritonghi.
B. Sillabe di Consonanti, e di Vocali.
1. Distinzioni delle Consonanti.
a. Sonore, che sono F, R, S, Sc, X, Z.
b. Mute, che sono tutte le altre.
2. La Sillaba AB, AC, AD, ec. hanno dopo se un'e muta.
3. Le Sillabe AF, AR, AS ec. contengono un'e muta in se stesse.
C. Difetti nella Pronunzia delle Sillabe.
1. Scambio dell'U in V ne' Dittonghi.
2. E muta in fine troppo risentita.
CAPO III. Della Pronunzia delle parole, p. 20
A. Nulla aggiunger, nè togliere a ciò che è scritto.
1. Difetto di chi pronunzia mi jo, tu-vo, e simili.
2. Distinzione delle Consonanti doppie, e delle semplici.
3. Modo di proferire e le une, e le altre.
B. Accenti, o Pose della Voce.
1. Parole tronche.
2. Parole piane.
3. Parole sdrucciole.
4. Loro pronunzia.
5. Pronunzia delle Vocali in fin di Parola.
ELEMENTI DELL'ORTOGRAFIA ITALIANA., p. 24
Introduzione, p. 24
CAPO I. Dell'Alfabeto Italiano, p. 24
A. Le Lettere dell'Alfabeto Italiano son 22.
B. Alle 3. Lettere Latine K, X, Y si sostituiscono C, S, I.
C. Uso dell'H nel principio, nel fine, e nel mezzo delle parole.
D. Quando l'I dopo il C, e il G debba porsi, o tralasciarsi.
E. Delle Parole, che scrivonsi indifferentemente per Ci, e per Zi.
F. Del Gl, e Gn.
G. Il j (je) non si usa che fra due Vocali.
H. L'j doppio (ii) non si usa che nei nomi, e negli aggettivi plurali, e quando.
I. La N innanzi a B, e P si cambia in M.
K. La M innanzi ad N sovente si cambia in N.
L. Quando nelle parole debbasi usarsi il dittongo uo, e quando il solo o.
M. Uso delle Lettere Majuscole.
CAPO II. Dell'Accento, p. 29
A. Suo uso nelle parole di più sillabe.
B. Suo uso nelle parole monosillabe.
C. Parole, in cui l'Accento si pone sulla penultima Vocale.
CAPO III. Dell'Apostrofo, p. 30
A. Che cosa sia l'Apostrofo, e quando si usi.
B. Gli non si può apostrofare che innanzi a parola, che cominci per I.
C. Ce, Ci, Ge, Gi non si possono apostrofare che innanzi a parola, che cominci per E, o per I.
D. Le Vocali accentate non si elidono, che nei composti di che.
E. Le parole, che si troncano anche innanzi a Consonante, non richiedon l'Apostrofo.
CAPO IV. Del Troncamento delle Parole, p. 31
A. Nei Nomi, e negli Aggettivi
B. Nei Verbi
C. Negli Avverbj, e nelle Preposizioni unite all'Articolo.
D. Parole, in cui si troncano intere Sillabe.
CAPO V. Dell'Accrescimento delle Parole, p. 34
A. Quando all'S impura si debba premettere un I.
B. Quando alle voci a, e, o si debba aggiungere un D.
CAPO VI. Del Raddoppiamento delle Consonanti, p. 35
A. Nelle Parole Composte
1. In quali si raddoppi la Consonante.
2. In quali non si raddoppi.
3. In quali or si raddoppi, ed or no.
B. Nelle Parole Semplici
Quali regole debbano osservarsi
CAPO VII. Della Divisione delle Parole in fin di linea, p. 39
A. Le Parole debbono esattamente dividersi fra Sillaba, e Sillaba.
B. Le regole son quelle stesse, che si prescrivono pel compitare, e sillabare.
CAPO VIII. Delle Interpunzioni, p. 40
A. Il punto fermo distingue un periodo dall'altro.
B. I due punti distinguono le parti maggiori del periodo.
C. Il punto, e virgola serve a distinguere le parti minori.
D. La virgola a distinguere le parti minime.
E. Che cosa sia la Parentesi, e come si segni.
F. Quando si usino le Virgole accoppiate (,,).
INDICE DEGLI ELEMENTI DELLA PRONUNZIA Esposto in forma di Tabella., p. 43
INDICE DEGLI ELEMENTI DELL'ORTOGRAFIA Esposto in forma di Tabella., p. 46