composta da Benedetto Varchi fiorentino a m. Lorenzo Lenzi
Autore:
Benedetto Varchi | Varchi Benedetto
Luogo:
s.l.
Editore:
s.e.
Anno: 1541
Tipo: Grammatica
Scheda Prima Edizione:
Metalingua:
Italiano
Lingua oggetto:
Italiano
Consistenza: 20 pp.
AA.VV. (1691), Vocabolario degli Accademici della Crusca. Terza impressione, Firenze, Accademia della Crusca | s.v. Pronome
AA.VV. (1733), Vocabolario degli Accademici della Crusca. Quarta impressione, Firenze, Domenico Maria Manni | vol. III, s.v. pronome
Benedetto Varchi (1995), L'Hercolano. Edizione critica a cura di Antonio Sorella, presentazione di Paolo Trovato , Pescara, Libreria dell'Università Editrice (Biblioteca Linguistica diretta da Pietro Trifone, 1) | Vol. 1, pp. 13-29; pp. 104-106
L'opera è inedita e la tradizione del testo si basa su tre manoscritti: Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Conventi Soppressi, J II 46, cc. 3r-13v (C); Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Magliabechiano, VIII 1397, cc. 113-121 (M); Biblioteca Medicea Laurenziana, Segniano 11, cc. 183r-193v, con una precedente numerazione cc. 133r-143v (S).
L'edizione moderna del testo è stata approntata da Maraschio, 2002: 115-129 e da Antonio Sorella (Varchi, 2007: 119-135), sulla base del manoscritto S, probabilmente autografo (cfr. Varchi, 2007: 24-26).
L'opera risale al soggiorno padovano dell'autore (1536-1541) ed è considerata incompiuta perché i tre testimoni ne tramandano solo le prime 13 carte, ma, come nota Sorella in Varchi (2007: 24-26), «abbiamo alcuni riscontri che ci consentono di sostenere che esso [scil. il testo] fosse stato portato avanti dall'autore fino ad una fase redazionale pressoché definitiva». Si tratta dell'Inventario de' libri del Varchi, dove si cita un «Trattato della Gramatica in VI quaderni in quarto bianchi» (ms. Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Filze Ranuccini, 11, 49, p. 332) e della successiva Gramatica "comparata" (ms. Biblioteca Medicea Laurenziana, Ashburnamiano 597, p. 43), la quale, trattando dei casi di grafia geminata della z, sorda e sonora, di cui non c'è traccia nei manoscritti superstiti della Gramatica, nondimeno rimanda a «come s'è detto nella Gramatica toscana». Inoltre, nel manoscritto C, dopo il frammento superstite della Gramatica, vi sono quattro carte bianche, cui segue la trascrizione un'altra operetta che vi si riporta «perocché vi erano queste carte mancanti : non si essendo potuta havere la intera grammatica di messer Benedetto Varchi». Un riferimento a una citazione varchiana non contenuta nei tre testimoni a noi noti della Gramatica si ha infine nella Terza Crusca (Varchi, 2007: 26 e nota 32).
L'opera è dedicata a Lorenzo Lenzi, vescovo di Fermo, «al quale Varchi fu sempre legato da sincero affetto. Lenzi, come Varchi, era uno dei membri fiorentini dell'Accademia degli Infiammati di Padova». (Varchi, 2007: 119, n. 5).
Il manoscritto è privo di indice e si compone come segue [si cita dal manoscritto S secondo l'edizione Varchi, 2007: 119-135]:
Della gramatica toscana composta da Benedetto Varchi fiorentino a m. Lorenzo Lenzi primo libro [183r]
Onde venga e che sia gramatica [183r]
In che consista il favellare correttame(n)te [183r]
Che sia barbarismo e in q(uan)ti modi si co(m)metta [183v]
Che sia et in quanti modi si co(m)metta il sollecismo [185v]
Qual sia il fine della gramatica et l'ufizio del gramatico [186v]
Del subbietto della gramatica [187r]
Diffinizione dell'orazione [187r]
Diffinizione della dizzione [187v]
Divisione della dizzione in due parti [188r]
Dizzione come genere [188r]
Parti dell'orazione indeclinabili [188v]
Dizzione come un tutto [188v]
Onde venga e che sia lettera [190r]
Delli accidenti delle lettere [191r]
Del novero, nome, ordine e figura delle lettere [191v]
Avvertimento intorno l'h e del k [191v]