diffusi da regole abbreuiate, e dubbi esaminati per lo Fuggitiuo Academic. Indomito
Autore:
Fuggitiuo Academ. Indomito | Lampugnani Agostino
L’edizione è priva di indice. Questa la partizione dei contenuti:
Illustriss. Padrone. (p. 3)
LO STAMPATORE A chi legge. (p. 5)
INTRODVTTIONE DELL'AVTORE A chi legge. (p. 7)
REGOLE ABBREVIATE Della Lingua Italiana. (p. 39)
Delle Lettere, e loro diuisione. (p. 39)
Della vocale, A. (p. 40)
Della Vocale, E. (p. 41)
Della Vocale, I. (p. 42)
Della Vocale, O. (p. 43)
Della Vocale, V. (p. 44)
Del Dittongo. (p. 45)
Del Cambiamento delle lettere tra loro. (p. 46)
Mutatione delle Consonanti in Consonanti. (p. 47)
Cambiamento delle Consonanti. (p. 49)
Consonanti incompatibili trà loro. (p. 49)
Dell'N, aspiratione, veggasi, quanto è scritto nel Primo Dubbio. (p. 50)
Della, I, fatta consonante. (p. 50)
Delle Lettere, l, m, n, r, finali di voci tronche. (p. 51)
Della lettera, T. (p. 52)
Della lettera X. (p. 53)
Della lettera Z. (p. 53)
Del Raddoppiamento della Consonanti. (p. 54)
Delle Parti dell'Oratione. (p. 56)
Dell'Articolo. (p. 58)
Quando debbasi scriuere l'Articolo, Il, e quando, Lo. (p. 59)
Dell'Accorciamento de gli Articoli. (p. 60)
Quando si dà l'articolo al Nome, e quando si lascia. (p. 62)
Delle particelle, che hanno forza d'articolo. (p. 65)
De' gli Articoli, che seruono per Pronomi. (p. 66)
Del nome. (p. 69)
De' Nomi di doppia terminatione nel Plurale. (p. 70)
De' Nomi di doppia terminatione in amendue i numeri. (p. 71)
De' nomi d'un sol numero. (p. 71)
Delle Quattro variationi de' nomi. (p. 72)
Del nome Adiettiuo, e sua variatione. (p. 74)
Del Nome Comparatiuo, e superlatiuo. (p. 74)
Varie terminationi de' Nomi. (p. 75)
Delle voci numerali, e loro terminatione. (p. 76)
De' Pronomi, Primitiui, e loro variatione. (p. 77)
Osseruationi intorno al Pronome, Io, e suoi casi. (p. 78)
Osseruationi di Tu, e di Voi. (p. 81)
Osseruationi di Se. (p. 83)
De' Pronomi Possessiui. (p. 84)
De' Pronomi Dimostratiui. (p. 85)
De' Pronomi Relatiui. (p. 91)
De' Pronomi Neutri. (p. 95)
De' Pronomi Vniuersali, e Indeterminati. (p. 98)
Del Verbo. (p. 105)
Del Verbo Attiuo, e suoi modi. (p. 106)
Dell'Imperfetto. (p. 107)
Del Preterito Perfetto. (p. 109)
Del più, che Perfetto. (p. 112)
Del Futuro. (p. 113)
Dell'Imperatiuo. (p. 114)
Del Disideratiuo, e Soggiuntiuo. (p. 115)
Del Verbo Passiuo. (p.118)
Del Verbo Neutro. (p. 118)
Del Verbo Impersonale. (p. 119)
Del Gerondio. (p. 122)
Del Participio. (p. 123)
Delle Parti Inuariabili dell'Oratione. (p. 126)
Della Prepositione. (p. 126)
Dell'Auuerbio. (p. 134)
Della Congiontione. (p. 142)
Delle particelle per ornamento. (p. 144)
Dell'Interiettione. (p. 144)
De gli Accenti. (p. 145)
SESSANTA DVBBI Intorno ad alcune difficoltà della Lingua Italiana, DEL FVGGITIVO Academico Indomito. (p. 151)
PREFATIONE Al Lettore. (p. 153)
Dubbio Primo. Se deesi scriuere, Huomo, per esempio, con l'aspiratione, o senza. (p. 157)
Dubbio Secondo. Se in luogo del, Ti, latino, debbasi scriuere, Zi, in volgare. (p. 166)
Dubbio Terzo. Se si debba dire, per esempio, Ventiunesimo, per ventiuno, e simili. (p. 179)
Dubbio Quarto. Se licito sia al Poeta Italiano togliersi dalle regole della prosa? (p. 188)
Dubbio Quinto. Se deggiasi aggiugnere l'I, alle voci comincianti da, S, accompagnata d'altra consonante, terminando la voce precedente di necessità in consonante. (p. 192)
Dubbio Sesto. Se quando si dà l'articolo alla prima voce, sia necessario darlo anche alla seconda, come - La strada del Cielo. La colonna del porfido. (p. 194)
Dubbio Settimo. Se la regola di dar l'articolo alla seconda voce, quando si da alla prima, vaglia, seguendo alla detta voce un'infinito posto in vece del nome. (p. 199)
Dubbio Ottauo. Se si possa dire. Per il come si dice, Per lo. (p. 201)
Dubbio Nono. Se gli Articoli, Li, e Gli sieno plurali di Lo, e qual di loro si habbia a por dopo La, Per. (p. 205)
Dubbio Decimo. Se le Lettere deono nominarsi con articolo maschile, o feminile. (p. 208)
Dubbio Vndecimo. Se ogni volta, che a voce terminante in, lli, segue voce cominciante da vocale, la prima, l, si debba cangiare in G come, I capegli, i quagli, ouero. I capelli, i quali. (p. 211)
Dubbio Duodecimo. Se sia ben detto. Piccoli Splendori, o necessario sia dire. Piccogli Splendori. (p. 215)
Dubbio Terzo decimo. Qual maniera di scriuere la copula, Et, sia più laudeuole, cioè, E, ed, ouero, Et. (p. 217)
Dubbio Quartodecimo. Qual caso richieggano dopo di se le particelle, Come, e Sicome. (p. 221)
Dubbio Quintodecimo. Se il verbo essere ammetta dopo di se il primo, ouero il quarto caso. (p. 227)
Dubbio sestodecimo. Se la V, in queste voci, Suono, Nuove, Vuo', e simili sia vocale, o più tosto consonante. (p. 233)
Dubbio Decimosettimo. Se il pronome, Altri habbia in tutti i suoi obliqui, solamente Altrui: ouero ancora, Altri, e per consequenza, se si possa dire, Di altri, Ad altri, Da gli altri, De gli altri, A gli altri, Da gli altri. (p. 238)
Dubbio Decimo ottauo. Quali sono gli obliqui di, Chi, pronome, e come si debbano usare. (p. 241)
Dubbio Decimo nono. Se il pronome Relatiuo, Che, tanto in relatione di persona, come di cosa possa hauer ne' suoi obliqui, Cui, ouero solamente Che? (p. 244)
Dubbio Ventesimo. Se questa voce V. Sig. e simiglianti di genere feminile possano senza errore, ammetter dopo se relatiuo, ouero aggettiuo di genere maschile. (p. 250)
Dubbio Ventesimo Primo. Si portauano odio l'uno l'altro, se sia ben detto. (p. 252)
Dubbio Ventesimo Secondo. Se i verbi della prima maniera, che nell'infinito terminano in Iare, come Odiare, Studiare, Festeggiare, e simili terminino nel presente del soggiuntiuo in semplice, I, ouero in doppio. (p. 254)
Dubbio Ventesimo Terzo. Se i nomi, che nel numero del meno, escono in, Co, nel numero del più debbano terminare in, Ci, ouero in Chi. (p. 257)
Dubbio Ventesimo Quarto. Se queste voci, Amato, Letto, Saccheggiato, Dormito, e simili, s'habbiano d'accordar col nome, che loro sta a lato, ouer' habbiano a rimanere inuariate. (p. 259)
Dubbio Ventesimo Quinto. Egli, pronome del numero minore, usato si sia anche nel numero maggiore: e quando è particella riempitiva si possa congiugnere col verbo del maggior numero. (p. 262)
Dubbio Ventesimo Sesto. Se le particelle, l'un l'altro e l'uno all'altro, ricerchino il verbo, posto nel numero singolare, o plurale, come l'un l'altro si amaua, l'un all'altro si portauan'odio, ouero, si amauano, si portauan'odio. (p. 264)
Dubbio Vigesimo Settimo. Se, come si dice, Con esso lei, loro, noi, voi: così si possa dire, Da esso, Ouero con esso, lei, loro, noi, voi? (p. 266)
Dubbio Vigesimo Ottauo. Con meco, Con teco, Con seco, se siano ben detti, parendo, che sia superflua la prima, Con, stando, che meco sia lo stesso che con me. (p. 268)
Dubbio Vigesimo Nono. Se le voci, Vno, ed Vna principij de' numeri habbiano il lor plurale, e, se questi sieno Vni, ed Vne, e come si siano usate queste voci? (p. 269)
Dubbio Trigesimo. Se i pronomi, l'un l'altro riferendo persone di diuerso genere s'habbiano ad usare inuariati, ouero si debbano accordare in genere secondo la persona, che riferiscono. (p. 271)
Dubbio Trigesimo Primo. Se regolarmente dir si possa. Ho ragionato seco longamente di questo negotio, in vece di dire. Ho ragionato con lui, o con esso lui. (p. 273)
Dubbio Trigesimo Secondo. Se a' seguenti de' casi nel numero maggiore si possa dar l'articolo, e quale? (p. 275)
Dubbio Trigesimo Terzo. Se a' segni de' casi del maggior numero leuar si possa l'articolo, e porui il segno dell'accorciamento, seguendo ad esse, voci comincianti da s, accompagnata da altra consonante. (p. 279)
Dubbio Trigesimo Quarto. Se all'articolo, Gli, si possa leuar la vocale, I, e porui in sua vece il segno dell'accorciamento, quando gli siegue appresso voce, che cominci da vocale, che non sia I. (p. 282)
Dubbio Trigesimo Quinto. Se la particella Gli, si possa usar nel terzo caso del maggior numero in vece di dir Loro, o a Loro. (p. 284)
Dubbio Trigesimo Sesto. Se le particelle, Da, e Di poste dauanti a voci comincianti dalle stesse vocali, nelle quali esse terminano, si debbano sempre scriuere tronche, col segno dell'apostrofo. (p. 285)
Dubbio Trigesimo Settimo. Se le congiuntioni, Ancorche, Auuengache, Benche, Comeche, Contuttoche, Quantunque, Se bene, e simili, congiugner si debbano con l'indicatiuo, ò col suggiuntiuo. (p. 288)
Dubbio Trigesimo Ottauo. Se questa forma di dire. Aguzzato l'engegno, sia d'ammettersi. E quali di queste altre due sia migliore. Aguzzato lo 'ngegno, ouero, Aguzzato l'ingegno. (p. 292)
Dubbio Trigesimo Nono. Se questi pronomi, Egli, Costui, e Colui si possano usare, così nel retto, come ne gli obliqui d'ambedue i numeri, solamente quando si parla di persona, o anche fauellandosi d'altro. (p. 293)
Dubbio Quadragesimo. Se ogni volta, che si tronca la vocale, fine della voce, porui, vi si debba l'apostrofo, ancorche appresso vi segua voce, cominciante da consonante? (p. 296)
Dubbio Quadragesimo Primo. Se il pronome, Quegli, si possa usar regolatamente in tutti gli obliqui d'amendue i numeri. (p. 298)
Dubbio Quadragesimo Secondo. Se egualmente, e regolatamente usar si possa la voce, Istesso, Istessa, come si usa Stesso, Stessa. (p. 301)
Dubbio Quadragesimo Terzo. Se alle voci, che cominciano da, S, accompagnata da altra consonante, vi si possa aggiugner l'E, come vi si aggiugne l'I. (p. 302)
Dubbio Quadragesimo Quarto. Se i verbi, Offerire, Riferire, Sofferire, e simili possano terminar' in Isco, nel presente del Dimostrativo. (p. 302)
Dubbio Quarantesimo Quinto. Se queste voci, Sommi, Viemmi, Pommi, Tiemmi, s'habbiano a scriuere per doppia, M, ouero per N. M. come, Sonmi, Vienmi, Ponmi, Tienmi. (p. 307)
Dubbio Quadragesimo Sesto. Quali siano le voci de gli articoli in tutti i casi da amendue i numeri. (p. 310)
Dubbio Quadragesimo Settimo. Se di ogni positiuo formar si possa il suo Superlatiuo. (p. 315)
Dubbio Quarantesimo Ottauo. Se le voci, Ciascuno, Ciascheduno, Qualche, Qualcuno, Qualunque Niuno, Nessuno, Veruno, e simili habbiano il numero maggiore. (p. 318)
Dubbio Quadragesimo Nono. Se le voci, Mai, e Niuno senza particola negatiua habbiano senso negatiuo? (p. 322)
Dubbio Quinquagesimo. Se necessariamente si debbano collidere le voci, che terminano in vocale, e porui in vece l'accorciamento, quando ad esse segue voce pur cominciante da vocale. (p. 324)
Dubbio Quinquagesimo Primo. Se si diano nomi nella lingua volgare, che siano di genere neutro. (p. 333)
Dubbio Quinquagesimo Secondo. Se dir si possa. Per non saper lui scriuere. Ouero, sia necessario dire. Per non saper'Egli scriuere. (p. 336)
Dubbio Quinquagesimo Terzo. Se sia meglio, dir, Prego, Sede, Vene, Scote Ouero Priego, Siede, Viene, Scuote? (p. 338)
Dubbio Quinquagesimo Quarto. Se sia meglio dire. Io ho a ragionar con voi. Tu hai a rallegrarti con lui. Ouero. Io ho da ragionar. Tu hai da rallegrarti.
Dubbio Quinquagesimo Quinto. Che regola d'ortografia serbar si debba in iscriuer le voci de' verbi, quando vi aggiungono dopo le particelle, Mi, Ti, Si, Vo, Ci, &c. (p. 340)
Dubbio Quinquagesimo Sesto. Se i verbi, composti da, Do, Fo, Sto, Monosillabi habbiano la stessa terminatione de' loro semplici nel futuro dell'Indicatiuo, e ne' presenti, ed imperfetti dell'Ottatiuo, e Soggiuntiuo, &c. come, Circondarò, &c. Ouero, Circonderò, Sodisferò, &c. (p. 344)
Dubbio Quinquagesimo Settimo. Perche si dica. Il mio Principe. Il mio Maestro. Il mio Sig. mi ha commesso, &c. e negli altri casi si dà l'articolo. Ma in dire. Mio Padre, Mio Fratello. Cugino, &c. a questi si dà solo il segno de' casi, 'e a quelli l'articolo? (p. 345)
Dubbio Quinquagesimo Ottauo. Se gli Articoli, Degli, Agli, Negli, e simili deonsi scriuere congiunti, o diuisi? (p. 347)
Dubbio Quinquagesimo Nono. Se sia ben detto. Pensi tu d'esser più amato, che lui Ouero deggiasi dire. Che esso, in caso retto, sottointendendosi il verbo amato? (p. 349)
Dubbio Sessagesimo. Se scriuuendosi due Auuerbi sussequenti, come, saggiamente, e dottamente, s'habbia da dire. Suggia, e Dottamente. (p. 351)
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