Nuova grammatica della lingua italiana, compilata da Francesco Ambrosoli

4. ed. ricorretta ed aumentata dall'autore secondo i programmi ministeriali

Autore:
Ambrosoli Francesco | Ambrosoli Francesco

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INDICE

Non sono comprese in quest'Indice quelle parti del libro che si trovano disposte alfabeticamente. In quanto ai verbi irregolari, la desinenza e l'analogia insegneranno agli studiosi di trovarne il modello. Il registrarli qui tutti coi richiami al loro esemplare sarebbe ingrossato inutilmente il volume.
Accento, p. 12.
Accrescitivi, Diminutivi ec. - Loro origine, p. 29. Loro definizione, p. 30, e seg. Desinenze loro proprie, ib. e seg. Osservazione intorno all'incertezza di queste desinenze, p. 32.
Aggiuntivo, p. 33. Sua origine, p. 34. Sua definizione, p. 36. Sua concordanza col nome, p. 38 e p. 191. Eccezioni, p. 193. Ha comuni col nome le modificazioni di genere e di numero, p. 23. Gli Aggiuntivi non ricevono l'articolo, p. 37. Alcuni di essi cambiansi in Diminutivi, Accrescitivi, ec., p. 38.
Alcuno, p. 25. Suoi usi differenti, p. 205.
Alfabeto. Origine di questo nome, p. 9.
Articolo. Sua origine e suo uficio, p. 24. Sua definizione, ib. Varie specie di Articoli, p. 25. Regole generali d'intorno all'uso degli articoli, p. 25 e seg. Autorità del Buonmattei intorno all'irregolarità nell'uso degli articoli, p. 27.
Attributo. Che cosa sia, e d'onde venga il suo nome, p. 13.
Avere. È uno dei verbi ausiliari, p. 53. Suo procedimento per Modi e Tempi, ib. Quando si usi come ausiliare, p. 54.
Avverbio, p. 172. Perchè si collochi primo fra le parti indeclinabili, ib. Sua origine, uficio e definizione, ib. L'avverbio non o una parte necessaria al discorso, ib. Sua proprieta, e varia natura, p. 173. Alcuni Avverbj ammettono i segni del paragone e sono capaci del grado superlativo, p. 175.
Congiunzioni. Loro definizione, p. 178. Esse appartengono al Discorso anzi che alle Proposizioni, p. 179. Come uniscano sempre due Proposizioni, p. 180.
Consonanti. Loro definizione, p. 10.
Costui. Pronome, p. 45. Suo plurale, ib. Suoi usi differenti, p. 226.
Cotesto. Articolo, p. 44. Talvolta è pronome, ib. Suoi usi diffe renti, p. 227.
Certi. Usi varii di questa voce e di Certo, suo singolare, p. 215.
Che. Non è pronome, p. 44. Uficio di questa voce, ib. Suoi usi differenti, p. 215.
Ciascuno. Articolo, p. 25. Suoi usi, p. 220.
Colui, Pronome, p. 45. Suo plurale, ib. Suoi usi, p. 291.
Comparativi. V. Paragone.
Concordanza, p. 191 e seg.
Conjugazione dei Verbi, p. 57.
Discorso. Che cosa sia, p. 13.
Dittongo, p. 11.
Ellissi, p. 200.
Essere. È il solo verbo, p. 45. Suo procedimento per Modi e per Tempi. Egli è un verbo ausiliare, e quando si usi come tale, p. 51. A questo verbo si sostituisce spesso il verbo Venire, p. 54.
Etimologia, p. 181.
Genere. A quai nomi veramente appartenga, e come siasi trasportato agli esseri inanimati, p. 16. E una parte arbitraria della grammatica che s'impara principalmente dall'uso, ib. Regole principali intorno al genere, p. 17. Eccezioni, p. 18. Genere neutro, come ai trovi nella nostra lingua, p. 19.
Gerundio. Sue varietà e suoi usi, p. 55.
Grammatica, Origine di questo nome, e sua definizione, p. 14.
Il quale. Non è pronome, p. 14. Uficio di questa locuzione ib. Suoi usi differenti, p. 288.
Imperativo. Quando esso è proibitivo sostituisce l'infinitivo alla seconda persona singolare del Verbo, p. 1685 L'imperativo è sempre futuro; e in qual senso si dica imperativo Presente, ib. Come sia imperativa la prima persona plurale di questo Modo, ib.
Interjezioni. Origine di questo nome, p. 182. Come alcuni grammatici risguardano le Interjezioni, ib. Loro definizione ib. Una sola Interjezione può servire a diversi affetti, ib.
Lo, II, La ec. Considerati come articoli, p. 24. Talvolta sono pronomi, p. 45. Usi varii di queste voci, p. 248, p. 236.
lo, Tu, Sè e loro plurali. Se siano nomi o pronomi, p. 43. Usi varii di queste voci. V. cap. 3. della Seconda Parte.
Iperbato, p. 201.
Lettere dell'Alfabeto, p. 9.
Mio e Mia, Aggiuntivi, p. 36; loro plurale, ib.
Modi Avverbiali, p. 172.
Molti. Articolo. Usi varii di questa voce, p. 265.
Nome. Sua definizione, p. 14. Nome proprio e nome comune, p. 15. I Nomi propri non hanno plurale, p. 23.
Numero. Sua origine e definizione, p. 20. Regole generali per formare il plurale dei Nomi, p. 21.
Numeri. Quando siano articoli, p. 34. Quando aggiuntivi, ib. Loro distinzione, ivi in nota. Vedi anche Uno ed Una, p. 25, p. 319.
Oggetto del discorso. Che cosa sia, p. 13.
Ogni. Articolo, p. 25. Suoi usi differenti, p. 272.
Paragone, p. 39. Sua origine. Come si faccia, p. 40. Non tutti gli aggiuntivi lo ammettono, p. 41. Paragone di eguaglianza, ib.
Parola. Sua definizione e divisione, p. 11.
Parti del discorso. Quali e quante siano, p. 14. Loro divisione indeclinabili ed indeclinabili, ib.
Participio, p. 53. Sua definizione, e come si usi, ib. Sua concordanza, p. 196.
Più. Usi di questa voce, p. 281.
Pleonasmo, p. 200.
Pochi. Articolo, p. 25.
Preposisione. Sua origine e uficio, p. 176. Sua definizione, ib. Varia natura delle Preposizioni, ib. Talvolta se ne trovano due o tre unite, p. 177. Come una Preposizione possa talvolta essere Avverbio, e viceversa, ib.
Pronome, p. 49. Sua origine, ib. Pronomi personali, ib. Forma che ricevono i pronomi personali nelle varie circostanze del discorso, p. 43. Ha comuni col nome le modificazioni di numero e di genere, p. 44. Sua concordanza col nome, p. 194.
Proposizione. Che cosa sia. 12. Proposizione complessa, p. 13.
Qualche. Articolo, p. 28. Suoi usi, p. 288.
Quale (Il). Vedi Il quale. - Usi della voce Quale, p. 288.
Quello. Articolo, p. 28. Pronome, p. 48, p. 44. Suoi usi. Vedi Quegli, p. 293.
Questo. Articolo, p. 25. Pronome, p. 48, p. 44. Suoi usi. Vedi Questi, p. 295.
Differenza di significato fra Questo, Codesto e Quello,p. 296.
Sillaba. Che cosa sia, p. 10.
Sintassi. Che cosa s'intenda sotto questo nome, p. 183. Sue regole fondamentali, p. 186 e seg. Sua divisione in Regolare, p. 185, ed Irregolare, p. 199.
Soggetto del discorso. Che cosa sia, p. 13.
Suo e Sua. Aggiuntivi, p. 36. Loro plurale, ib.
Superlativo. Egli è un Aggiuntivo che riceve da una desinenza il massimo grado possibilo della sua significazione, p. 38. In quanti modi si faccia, p. 38, p. 39.
Tuo e Tua. Aggiuntivi, p. 36. Loro plurale, ib. Loro usi, p. 316.
Tutti. Articolo, p. 25. Usi varii di questa voce, p. 317.
Tutto. Suoi usi, p. 317.
Uno ed Una. Articoli, p. 25. Loro usi, p. 319.
Verbo. Sua origine, uficio e definizione, p. 45. Come non si dia che un verbo solo, ib. Tempi e Modi del verbo, ib. I verbi si dividono in tre grandi classi secondo la desinenza del loro infinitivo, p. 57. Prospetto di queste tre classi, p. 58. Alcuni verbi sono irregolari nel loro procedimento per Modi e per Tempi, p. 63. Loro modelli, ib. Delle persone nei verbi, p. 163. Alcuni verbi hanno sempre compenetrato in sè stesso il soggetto, ib. e seg. L'effetto dell'attributo, la cui esistenza viene affermata dal verbo, può riferirsi ad un oggetto estrinseco, o può riferirsi al medesimo soggetto della proposizione, nè percio il verbo cambia matura o nome, p. 119. L'Infinitivo non è un vero Modo di verbo, ma appartiene ai nomi, p. 121. Concordanza del verbo col nome, p. 139.
Vocali. Quante siano, e loro definizione, p. 1.

 

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