La grammatica dal testo

per le scuole medie superiori

Autore:
Maria Luisa Altieri Biagi | Altieri Biagi Maria Luisa

Luogo:
Milano | Milano

Editore:
Mursia scuola | Mursia scuola

Anno: 1994

Tipo: Grammatica

Metalingua:
Italiano

Lingua oggetto:
Italiano

Sistema di scrittura:
Latino

Luogo conservazione:

Opac SBN 

Consistenza: 715 pp.

Ristampe:

2000, 2001, 2002, 2003, 2004

Prima Parte L'ATTO COMUNICATIVO

1. LA COMUNICAZIONE (p. 3)

1. Comunicare significa «mettere in comune», p.3
2. È impossibile la trasmissione diretta del pensiero, p.4
3. Il pensiero può essere tradotto in simboli o segni, p. 4
4. I segni possono essere trasmessi come segnali, p. 5
5. Il messaggio, p. 5
6. Il codice, p. 6
7. Le regole del codice, p. 7
8. Costruiamo lo schema dell’atto comunicativo, p. 8

Esercizi, p. 10

2. CODICI NON-LINGUISTICI (p. 19)

1. Molti codici per diverse necessità comunicative, p. 19
2. Comunicare mostrando oggetti, p. 20
3. Comunicare con gesti e atteggiamenti, p. 21
4. Comunicare con immagini, p.22
5. Comunicare con segnali luminosi, p. 24
6. Comunicare con segnali sonori, p. 25
7. Conclusione, p. 26

Esercizi, p. 27

3. IL CODICE LINGUISTICO (p. 35)

1. La parola, «essenza immateriale e sovrana», p. 35
2. Caratteristiche comuni a tutti i codici, p. 36
3. La lingua funziona molto «economicamente», p. 37
4. La lingua può parlare di tutto, anche di se stessa, p. 40
5. La lingua viene continuamente ri-creata da chi la usa, p. 42
6. La lingua è «inesauribile», p. 43
7. La lingua ha due forme: orale e scritta, p. 45

Esercizi, p. 48

4. LA LINGUA NEL TEMPO, NELLO SPAZIO, NELLO SPESSORE SOCIALE (p. 58)

1. La lingua è in continuo cambiamento, p. 58
2. La lingua si diversifica nello spazio geografico, p. 61
3. La lingua si specializza in «sottocodici», p. 62
4. La lingua sì modula in «registri», p. 63

Esercizi, p. 64

5. LINGUA E PENSIERO (p. 74)

1. Comunicare con se stessi, p. 74
2. Classificazione, p. 75
3. Partizione, intersezione, generalizzazione, p. 76
4. Stabilire relazioni, p. 79
5. Seriazione, p. 79
6. Una riflessione conclusiva, p. 80

Esercizi, p. 82

6. LINGUA E AZIONE (p. 88)

1. La lingua è una forma di azione, p. 88
2. Chi comunica ha sempre uno scopo, p. 89
3. Le funzioni della lingua, p. 90
4. La situazione comunicativa, p. 95
5. Le presupposizioni, p. 96
6. Lo schema dell’atto comunicativo, p. 97

Esercizi, p. 98

Seconda Parte IL LESSICO 

1. LE PAROLE (p. 107)

1. Il dono della parola, p. 107
2. Il lessico, p. 108
3. Quante sono le parole di una lingua?, p. 109
4. Essere «ricchi» di parole, p. 110 
5. La frequenza delle parole, p. 111

Esercizi, p. 113

2. IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE (p. 119)

1. Il tasso del tasso del Tasso..., p. 119
2. Le parole nella nostra mente, p. 120
3. Parole con lo stesso significato (o quasi): i sinonimi, p. 121
4. I sinonimi sono molto utili, p. 122
5. Sinonimi con diversa intensità, p. 123 
6. Sinonimi appartenenti a diversi livelli (o registri), p. 124 
7 Sinonimi a distanza di tempo, p. 124
8. Sinonimi provenienti da altre lingue, p. 124
9. Parole di significato più ampio, o più ristretto, p. 125
10. Importanza di questo rapporto di significato, p. 126
11. Parole di significato opposto: gli antonimi, p. 127
12. Parole con più di un significato, p. 128
13. Parole diverse, ma con la stessa forma, p. 129

Esercizi, p. 131

3. OPERAZIONI SUL SIGNIFICATO (p. 142)

1. Una pagina di Emanuele Tesauro, p. 142
2. Un significato e molti «sensi», p. 143
3. Importanza del contesto, p. 144
4. Fusione di significiati o metafora, p. 145
5. Espressioni metaforiche, p. 148
6. Sostituzioni di parole, p. 148

Esercizi, p. 150

4. LA FORMA DELLE PAROLE (p. 160)

1. Diversi tipi di parole, p. 160
2. Classificazione delle parole, p. 161
3. Passiamo in rivista le varie «classi», p. 163
4. A che cosa serve la classificazione?, p. 164

Esercizi, p. 166

5. MODIFICAZIONE E DERIVAZIONE (p. 173)

1. Un po’ di fantasia, p. 173
2. Tutti possono fabbricare parole, p. 174
3. C'è solo un «ma», p. 175
4. Su quali parole si opera, e come, p. 176
5. Importanza dell’operazione, p. 178
6. La modificazione, p. 179
7. La derivazione, p. 180
8. Qualche osservazione sulla derivazione, p. 183
9. La composizione, p. 183

Esercizi, p. 184

Terza parte IL TESTO

1. IL TESTO (p. 195)

1. Che cos’è un «testo», p. 195
2. Vari tipi di testi, p. 197

Esercizi, p. 202

2. COME È FATTO UN TESTO? (p. 208)

1. Una domanda difficile, p. 208
2. Un inizio, una fine  (e uno svolgimento intermedio), p. 208
3. Selezione combinazione, p. 212
4. Testi lunghi e complicati, p. 215

Esercizi, p. 216

3. UN TESTO BEN COSTRUITO: LA «COERENZA» (p. 225)

1. Selezione e combinazione operano su tutte le unità del testo, p. 225
2. Un esempio di coerenza narrativa, p. 226
3. L'«ordine» della narrazione, p. 229
4. L'«ordine» è importantissimo, p. 231
5. Altri esempi di rovesciamento dell'«ordine», p. 232
6. L'«ordine» crea una certa «prospettiva», p. 233

Esercizi, p. 235

4. VARI TIPI DI «ORDINE» E DI «PROSPETTIVA» (p. 237)

1. Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, p. 237
2. L'Eneide di Virgilio, p. 238
3. I promessi sposi di Alessandro Manzoni, p. 240
4. La coscienza di Zeno di Italo Svevo, p. 244
5. Testi che richiedono un «ordine» bloccato, p. 245
6. C'è anche una “coerenza» stilistica, p. 248
7. Un avvertimento, p. 249

Esercizi, p. 251

5. UN TESTO BEN COSTRUITO: LA «COESIONE» (p. 257)

1. La coerenza non basta, p. 257
2. Accordi di forma (o accordi morfologici), p. 257
3. Parole-«gancio»: preposizioni e congiunzioni, p. 258
4. Parole o espressioni che creano legami di tempo, di luogo, di conseguenza, ecc., p. 259
5. Parole ripetute che funzionano come legami lessicali, p. 260
6. Ripetizione realizzata con sinonimi, p. 261
7. Legami realizzati con pronomi (o sostituenti), p. 262 
8. Legami realizzati per «contatto», p. 264

Esercizi, p. 265

6. ASPETTI IMPORTANTI DEL TESTO: TITOLO, INIZIO (p. 273)

1. Il titolo, p. 273
2. L’«inizio» del testo, p. 275

Esercizi, p. 280

7. ASPETTI IMPORTANTI DEL TESTO: EMITTENTE, DESTINATARIO (p. 288)

1. L’emittente, p. 288
2. L’emittente/autore del testo letterario, p. 289
3. Il destinatario del testo, p. 292
4. A destinatari diversi, diversi livelli di «lettura», p. 294
5. Il destinatario del testo letterario, p. 298
6. La lingua del testo letterario, p. 302
7. Ritratto del «destinatario», p. 305
3. Una conclusione, p. 306

Esercizi, p. 307

Quarta parte - LA SINTASSI

1. DAL TESTO ALL'ENUNCIATO (p. 317)

1. Definizione di enunciato, p. 317
2. Come è fatto un enunciato, p. 318
3. Tre tipi di enunciato, p. 319

Esercizi, p. 321

2. NELLA FRASE: IL SOGGETTO (p. 329)

1. Come riconoscere il soggetto, p. 329
2. Quali tipi di parole possono funzionare come soggetto?, p. 330
3. Il soggetto sottinteso, p. 331
4. Ci sono frasi in cui il soggetto non c'è, p. 332
5. I soggetti possono essere più di uno, p. 332
6. Il gruppo del soggetto, p. 332
7. Vari tipi di determinazioni del soggetto, p. 334
8. Nel gruppo del soggetto possono rientrare anche parole non indispensabili, p. 335
9. Una riflessione su determinazioni ed espansioni, p. 336

Esercizi, p. 337

3. IL PREDICATO (p. 347)

1. Definizione di predicato, p. 347
2. Il predicato si accorda morfologicamente con il soggetto, p. 347
3. Collocazione del predicato, p. 349
4. Come è fatto il predicato, p. 355
5. Il gruppo del predicato, p. 356
6. Verbi «pieni» e verbi «vuoti», p. 356

Esercizi, p. 357

4. IL GRUPPO DEL PREDICATO (p. 367)

1. Il predicato a un solo argomento, p. 367
2. Il predicato a due argomenti, p. 368
3. Ancora un esempio, p. 369
4. Più di due argomenti, p. 371
5. Cominciamo a «smontare» il gruppo del predicato, p. 371
6. Dentro il predicato: determinazione dell’oggetto, p. 372
7. Determinazione dell’agente, p. 373
8. Determinazione dell’oggetto indiretto (o termine), p. 374
9. Determinazioni predicative del soggetto e dell’oggetto, p. 374
10. Qualche osservazione importante, p. 375

Esercizi, p. 377

5. ALTRE DETERMINAZIONI (p. 384)

1. Una premessa importante, p. 384
2. Determinazione di specificazione, p. 384
3. Determinazioni del luogo, p. 385
4. Determinazioni del tempo, p. 386
5. Determinazione della causa, p. 387
6. Determinazione dello scopo, p. 387
7. Determinazione del mezzo, p. 388
8. Determinazione del modo, p. 388
9. Determinazione della qualità, p. 389
10. Determinazione della quantità, p. 389
11. Determinazione della materia, p. 390
12. Determinazione dell'argomento, p. 390
13. Determinazione dell’unione o compagnia, p. 391
14. Determinazione della colpa, p. 391
15. Determinazione della pena, p. 392
16. Determinazione di paragone, p. 392
17. Altre determinazioni, p. 393
18. Le espansioni del predicato, p. 393

Esercizi, p. 395

6. ALTRI TIPI DI FRASE (p. 404)

1. Quale tipo di frase abbiamo studiato, finora?, p. 404
2. Frasi interrogative, p. 405
3. Interrogative false (o retoriche), p. 407
4. Frasi volitive, p. 407
5. Frasi esclamative, p. 408
6. Frasi negative, p. 408
7. Frasi passive, p. 409
8. Frasi nominali, p. 409

Esercizi, p. 413

7. IL PERIODO (p. 425)

1. Che cos'è un periodo, p. 425
2. Due modi per congiungere frasi in periodi, p. 426
3. Come avviene la coordinazione, p. 428
4. Particolarità sulla coordinazione, p. 429
5. Come avviene la subordinazione, p. 431
6. In un periodo ci possono essere molte frasi, p. 432

Esercizi, p. 434

8. NEL PERIODO: VARI TIPI DI FRASI DIPENDENTI (I) (p. 438)

1. Qualche osservazione sulle frasi dipendenti, p. 438
2. Dipendenti causali, p. 442
3. Le dipendenti causali nei testi, p. 443
4. Dipendenti finali, p. 445
5. Le dipendenti finali nei testi, p. 446
6. Dipendenti temporali, p. 448
7. Le dipendenti temporali nei testi, p. 449
8. Qualche riflessione, p. 452

Esercizi, p. 453

9. NEL PERIODO: VARI TIPI DI FRASI DIPENDENTI (II) (p. 457)

1. Dipendenti consecutive, p. 457
2. Le dipendenti consecutive nei testi, p. 458
3. Dipendenti concessive, p. 459
4. Le dipendenti concessive nei testi, p. 460
5. Dipendenti condizionali, p. 462
6. Il periodo ipotetico, p. 462
7. Le dipendenti condizionali nei testi, p. 464
8. Dipendenti relative, p. 466
9. Le dipendenti relative nei testi, p. 467
 
Esercizi, p. 469

10. NEL PERIODO: VARI TIPI DI FRASI DIPENDENTI (III) (p. 475)

1. Dipendenti interrogative indirette, p. 475
2. Le dipendenti interrogative indirette nei testi, p. 476
3. Dipendenti oggettive, p. 478 
4. Le dipendenti oggettive nei testi, p. 480
5. Dipendenti soggettive, p. 481
6. Le dipendenti soggettive nei testi, p. 482
7. Altre dipendenti, p. 483
8. Dipendenti modali, esclusive, avversative, ecc. nei testi, p. 483
9. Discorso diretto e discorso indiretto, p. 484
10. Discorso diretto e discorso indiretto nei testi, p. 486
11. Frasi incidentali, p. 487
12. Frasi incidentali nei testi, p. 487
13. Una riflessione finale, p. 488

Esercizi, p. 489

Quinta Parte - DESCRIZIONE MORFOLOGICA (p. 497)

1. I NOMI (p. 499)

1. I nomi nel testo, p. 499
2. Il significato dei nomi, p. 500
3. La forma dei nomi, p. 502
4. Nomi variabili e invariabili, p. 502
5. Particolarità su numero e genere, p. 503
6. Modificazione e derivazione dei nomi, p. 506

Esercizi, p. 508

2. GLI ARTICOLI (p. 515)

1. Gli articoli nel testo, p. 515
2. Le forme degli articoli, p. 517
3. L'articolo determinativo si può fondere con le preposizioni (preposizioni articolate), p. 519
4. L’articolo ha l’importante funzione di «quantificare» il nome, p. 519
5. L'uso dell’articolo determinativo, p. 521 
6. L'uso dell’articolo indeterminativo, p. 522 
7. L’uso dell’articolo partitivo, p. 523
8. Assenza dell’articolo, p. 523

Esercizi, p. 525

3. GLI AGGETTIVI (p. 530)

1. Gli aggettivi nel testo, p. 530
2. Aggettivi qualificativi, p. 532
3. La collocazione dell’aggettivo, p. 534
4. Due classi di aggettivi qualificativi, p. 535
5. Accordo morfologico, p. 535
6. Aggettivi derivati e modificati, p. 536
7. Gradi dell’aggettivo qualificativo, p. 536 
8. Aggettivi in funzione di nome, p. 537
9. Aggettivi determinativi, p. 538

Esercizi, p. 542

4. I PRONOMI (p. 557)

1. Pronomi personali nel testo, p. 557
2. Una riflessione sui pronomi, p. 559
3. Tabella dei pronomi personali, p. 560
4. Pronomi relativi, p. 562
5. Gli altri pronomi, p. 563

Esercizi, p. 565

5. I VERBI (I) (p. 574)

1. I verbi nel testo, p. 574
2. I modi del verbo, p. 576
3. I tempi dell’indicativo, p. 577
4. Il problema dell'imperfetto, p. 581
5. L'aspetto del verbo, p. 582
6. I tempi degli altri modi, p. 583
7. Elogio del congiuntivo, p. 585
8. La persona e il numero, p. 587

6. I VERBI (II) (p. 588)

1. Funzionamento transitivo e intransitivo, p. 588
2. Direzione attiva e direzione passiva, p. 590
3. Come si inverte la direzione del verbo, p. 590
4. Un caso particolare: i verbi riflessivi, p. 592
5. La coniugazione, p. 594
6. Un'appendice: l’«aspetto» semantico del verbo, p. 595 
7. Osservazioni sui verbi momentanei e sui verbi durativi, p. 596 

Esercizi, p. 604

7. AVVERBI (p. 618)

1. Gli avverbi nel testo, p. 618
2. Vari tipi di avverbi, p. 619
3. Collocazione dell’avverbio, p. 620 
4. Modificazione dell’avverbio e suoi gradi, p. 621
5. Locuzioni avverbiali, p. 621

Esercizi, p. 622

8. LE PREPOSIZIONI (p. 629)

1. Le preposizioni nel testo, p. 629
2. Come funzionano le preposizioni, p. 630
3. Il significato delle preposizioni, p. 631
4. Le preposizioni articolate, p. 635
5. Altre preposizioni, p. 635
6. Preposizioni che subordinano intere frasi, p. 635

Esercizi, p. 636

9. LE CONGIUNZIONI (p. 640)

1. Le congiunzioni nel testo, p. 640
2. Coordinazione e subordinazione, p. 641

Esercizi, p. 644

10. LE INTERIEZIONI (p. 650)

1.  Un testo fatto tutto di interiezioni, p. 650
2. Qualche osservazione, p. 651

11. DENTRO LA PAROLA: I FONEMI (p. 652)

1. Gli elementi minimi della «forma», o significante, p. 652
2. I fonemi della nostra lingua, p. 653
3. Vi presentiamo il nostro (difettoso) alfabeto, p. 655
4. Esecuzione fonica dei fonemi (nella lingua orale), p. 656
5. Come si eseguono i fonemi vocalici e consonantici, p. 658

Sesta parte - STORIA LINGUISTICA 

1. LE PAROLE NEL PASSATO (p. 663)

1. Storia di cose e di parole, p. 663
2. La batteria da cucina, p. 665
3. Una «lista» di cibi, p. 667
4. Un'occhiata al guardaroba, p. 669
5. Un'occhiata alle facciate di case e palazzi, p. 670
6. Anche la lingua è una «forma di vita» e ha una storia, p. 671
7. Un ragazzo si sveglia, una mattina, p. 672
8. A che cosa serve la storia linguistica, p. 675
9. Andiamo indietro nel tempo, usando come unità di misura le «generazioni», p. 675
10. Mille anni fa, p. 677
11. Indietro di altri mille anni, e arriviamo in piena Roma, p. 677
12. Lingua scritta e lingua parlata, p. 679

2. DAL LATINO DI 2.000 ANNI FA ALL’«INDEUROPEO» (p. 680)

1. La ricostruzione linguistica, p. 680
2. Continuiamo a retrocedere, «ricostruendo», p. 682
3. Solidità della «ricostruzione», p. 685
4. Gli indeuropei incontrano i «mediterranei», p. 687
5. Quegli indeuropei che furono i latini, p. 689

3. DAL LATINO VERSO L'ITALIANO (p. 691)

1. Latino scritto e latino parlato, p. 691
2. Fra IV e V secolo d.C., quando «cade» l’Impero Romano d’Occidente, p. 691
3. Cambiamenti nel vocabolario (o lessico), p. 692
4. Cambiamenti nella forma delle parole, p. 694
5. La «scuola» resiste ai cambiamenti, p. 697
6. Un’osservazione molto importante, p. 698

4. LA STORIA LINGUISTICA ITALIANA (I) (p. 701)

1. Primi documenti in volgare, p. 701
2. L'iscrizione nella chiesa di San Clemente, p. 702
3. Nel secolo di San Francesco: i volgari italiani, p. 703
4. Perché fu «scelto» proprio il volgare toscano?, p. 704
5. Mentre il toscano diventa lingua, gli altri volgari diventano dialetti, p. 705
6. Le «discussioni» sulla lingua, p. 705
7. L'invenzione della stampa e il Vocabolario della Crusca, p. 706
8. Conclusione, p. 707

5. PER ARRIVARE AI GIORNI NOSTRI (p. 708)

1. La lingua della scienza, p. 708
2. Le lingue «parlate» nelle varie regioni: i dialetti, p. 708
3. Differenze fra dialetti, p. 710
4. L'unità politica d’Italia e l'unificazione linguistica, p. 712
5. Gli italiani regionali, p. 712
6. Verso una maggiore unità, p. 714

Compilatore: 22

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