لغت طلیان [Luġāt-i Ṭalyān (trad. lett. 'Vocabolario italiano')]

Autore:
أسرار دده [Esrār Dede] | Dede Esrār

Luogo:
Istanbul

Anno: 1796

Tipo: Altro

Altre Indicazioni:

Manoscritto autografo in calligrafia taʿlīq, composto da sei fogli vergati recto/verso con inchiostro nero. 

Conservato presso la Biblioteca Millet di Ankara (Ali Emiri Koleksiyonu, Manzum 766/2, Mecmua-i Eşʿar, cc. 52–61), reca come intestazione archivistica Latin ve İtalyan Lügat ve Kâ‘ideleri (trad. lett. 'Vocabolario e grammatica di latino e di italiano').

Metalingua:
Turco

Lingue oggetto:
Italiano
Latino

Sistema di scrittura:
Arabo

Consistenza: 6 cc.

L’autore, Mehmed Esrār (ca. 1748–1796), noto con lo pseudonimo Esrār Dede, fu poeta mevlevi del XVIII secolo e discepolo di Şeyh G̱ālib nella confraternita dei dervisci rotanti di Galata. 
Luġāt-i Ṭalyān è un’opera incompiuta, redatta in turco-ottomano con grafia unica e attribuibile agli ultimi anni di vita dell’autore, probabilmente interrotta dalla sua morte nel 1796. 
La struttura comprende: una premessa, un’introduzione dedicata alla grafia, fonetica e morfologia dell'italiano e del latino, tre sezioni propedeutiche (numeri, cifre, mesi e giorni), e l’avvio di un vocabolario italiano–turco che si arresta alla voce balia
L'opera si tratta della prima grammatica di italiano per turcofoni finora nota, avente il turco-ottomano come metalingua, e costituisce una fonte, finora rimasta inedita, per la storia dei contatti linguistici tra italiano e turco. 
 
Nota all'edizione digitale:
Luġāt-i Ṭalyān, interamente in alfabeto arabo e con il turco-ottomano come metalingua, è stato reso accessibile mediante un’edizione tradotta in italiano. Per le forme ottomane si è adottata la trascrizione scientifica in alfabeto latino comunemente usata negli studi ottomanistici (Tulum 2014; Öztekten 2018). Le forme italiane, trascritte da Esrār Dede in grafia araba, sono riportate su quattro livelli: 1) originale in grafia araba; 2) traslitterazione grafematica tra parentesi angolate; 3) trascrizione interpretativa in grafia italiana (= forma); 4) corrispondenza in italiano moderno («forma»).

L'edizione è priva di indice. Questa la partizione dei contenuti: 

Premessa, c. 53v

Introduzione, c. 53v

Prima parte, c. 54v

Seconda parte, c. 55v

Terza parte, c. 56r

Quarta parte. c. 56v

Compilatore: Bora Avsar
Edizione digitale a cura di: Bora Avsar

Promotori del progetto

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