trattato del P.D.B
Autore:
P. D. B. | Bartoli Daniello
Luogo:
Roma | Roma
Editore:
Ignatio de Lazari | Ignazio de' Lazzari
Anno: 1670
Tipo: Grammatica
Metalingua:
Italiano
Lingua oggetto:
Italiano
Sistema di scrittura:
Latino
Consistenza: 343 pp.
AL LETTORE [p. 3]
INDICE [p. 7]
CAPO PRIMO. Del diuidere le parole in iscrittura. (p. 17)
§. 1. Del come diuidere le consonanti. (p. 17)
§. 2. Non douersi diuidere i Dittonghi. (p. 20)
§. 3. Diuisione delle voci composte Dell'S. E de' Numeri. (p. 25)
CAPO SECONDO. De gli Accenti. (p. 27)
§. 1. Dell'uso, e della Forza loro. (p. 27)
§. 2. De' Dittonghi, che in torsi lor di sopra l'Accento, si scempiano. (p. 33)
§. 3. De' Verbi, ne' quali il passar dell'Accento fa seguir mutatione nella lor prima sillaba. (p. 38)
§. 4. Ne' Verbi della prima maniera, doue l'Accento passa oltre all'A dell'Infinito, questo cambiasi in E. (p. 40)
CAPO TERZO. Del non Accorciare. (p. 43)
§. 1. Non volersi accorciar Troppo nè Poco: Nè far commune con la Prosa quel ch'è proprio del Verso. (p. 43)
§. 2. Delle prime voci de' Verbi. (p. 48)
§. 3. Delle voci terminate in A. (p. 49)
§. 4. I Dittonghi in fine di voce, non accorciarsi. (p. 50)
§. 5. Osseruatione intorno a C, e G, quando accorciandosi mutan suono. (p. 52)
§. 6. Voce terminata in Gli, non accorciarsi senon dauanti ad I. (p. 54)
§. 7. Delle voci terminate, nel maggior numero in Ni, altre potersi accorciare, altre meglio scriuersi intere. (p. 57)
§. 8. Delle voci accentate graue. (p. 58)
§. 9. De' Monosillabi che non riceuono troncamento. (p. 60)
§. 10. Se la particella Ogni, possa troncarsi dauanti a qualunque vocale. (p. 64)
§. 11. Ben farsi scriuendo gl'infiniti interi: e certe altre voci particolari. (p. 66)
CAPO QUARTO. Dell'Accorciare: e prima Delle voci che si accorciano auanti. (p. 69)
§. 1. Di certe voci, che non han regola al troncarsi. (p. 69)
§. 2. Della prepositione In, e dell'Articolo e pronome Il. (p. 71)
§. 3. Dell'Articolo Gli, Li, ed I. (p. 71)
§. 4. La vocale I, a qual sorta di voci possa torsi di capo. (p. 73)
CAPO QVINTO. Delle voci che si accorciano in fine. (p. 79)
§. 1. Delle hauenti l'L auanti all'vltima vocale nel numero singolare. (p. 79)
§. 2. Delle voci hauenti l'L dauanti all'vltima vocale nel numero plurale. (p. 81)
§. 3. De' Verbi hauenti l'L auanti all'vltima vocale. (p. 87)
§. 4. Delle voci hauenti l'M dauanti all'vltima vocale. (p. 89)
§. 5. Delle voci hauenti l'N auanti all'vltima vocale. (p. 91)
§. 6. Delle voci hauenti l'R dauanti all'vltima vocale. (p. 94)
§. 7. Sei, Se', e Se. (p. 98)
§. 8. Voglio, e Vo', Vuoi, e Vuo': Feci, ò Fece, e Fe'. (p. 100)
§. 9. Di certe voci terminate in Elli, ed Ali, e d'alcune poche in De. (p. 102)
§. 10. D'Eglino, Egli, Ei, ed E'. (p. 104)
§. 11. Alli, Dalli, Nelli, Delli, e Quelli, ridotti ad A', Da', Ne', De' Que'. (p. 106)
§. 12. Con li, Con i, Coi, ridotti in Co': E Con il, in Col. (p. 107)
§. 13. Dell'I conceduto leuarsi dal fine d'alcune voci. (p. 109)
§. 14. De Monosillabi che si possono accorciare. (p. 111)
CAPO SESTO. Dell'Apostrofare. (p. 114)
§. 1. Natura dell'Apostrofo, E se gli Antichi l'vsassero. (p. 114)
§. 2. Doue male si apostrofi, E doue ben si ponga l'Apostrofo. (p. 116)
§. 3. Non vsarsi l'apostrofo con le voci terminate in L. M. N. R. (p. 121)
§. 4. Nell'apostrofare, douersi attendere l'accorciare: E in che s'allarghi quello oltre a questo. (p. 124)
§. 5. Se si de', ò si puo scriuere Co' l, Su' l, Ne' l &c. (p. 128)
CAPO SETTIMO. Dell'aumentare le voci Ne' loro estremi. (p. 142)
§. 1. Delle voci accresciute in fine. (p. 142)
§. 2. Delle voci accresciute nel lor principio. (p. 145)
CAPO OTTAVO. Delle voci accresciute per entro, di qualche sillaba ò lettera. (p. 155)
§. 1. Accrescimento fatto a gli auuerbi. (p. 155)
§. 2. Dell'I tramischiata per molte voci, e souerchia in tutte. (p. 157)
§. 3. Della vocale V, similmente aggiunta, e non necessaria. (p. 160)
§. 4. Dell'H in operatione sensibile, aggiunta a certa specie di nomi. (p. 161)
§. 5. D'una E souerchia, e pur necessaria ad usarsi. (p. 163)
§. 6. Della G a certe voci aggiunta, e tramischiata. (p. 165)
CAPO NONO. Del raddoppiare le consonanti. (p. 172)
§. 1. Del raddoppiare a cagion dell'essere voce latina. (p. 172)
§. 2. Dell'X voltata in S, nelle voci italiane prese dall'idioma greco, ò latino. (p. 176)
§. 3. Del raddoppiare le consonanti dell'vltima sillaba a certi tempi de' verbi, e in certe specie di nomi. (p. 181)
§. 4. Del raddoppiare ò nò le consonanti che vengono dietro alle particelle accentate, quando di loro si compone alcuna voce. (p. 183)
§. 5. Del raddoppiare ò nò dopo altre particelle non accentate, quando entrano a comporsene alcuna voce. (p. 185)
§. 6. Del raddoppiare che inducono, A, Ra, Da, So, Su, doue s'aggiungono a consonante. (p. 187)
§. 7. Del raddoppiare le consonanti delle particelle aggiunte a' verbi Monosillabi. (p. 191)
§. 8. Del raddoppiare a cagion de' Dittonghi. (p. 192)
§. 9. Del raddoppiare le consonanti in certi tempi d'alcuni verbi, che ne abbisognano per distintione. (p. 193)
§. 10. Raddoppiarsi l'R doue si trae di corpo al verbo una sillaba. (p. 195)
§. 11. D'un raddoppiar bastardo, peroche fatto sol per iscambio di lettere. (p. 198)
§. 12. Se si debba, ò si possa raddoppiare la Z. (p. 199)
§. 13. D'alcune voci, nelle quali si raddoppiano consonanti, non per ragione intrinseca. (p. 203)
CAPO DECIMO. Del non raddoppiare le consonanti. (p. 206)
§. 1. Doue non sia lecito raddoppiare la consonante per cagion dell'accento graue su' nomi. (p. 206)
§. 2. Doue non sia lecito raddoppiare la consonante per cagion dell'accento graue su' verbi. (p. 207)
§. 3. D'alcuni verbi, a' quali mal si raddoppierebbe la consonante nel participio. (p. 212)
§. 4. De' nomi proprj delle selue, boschi, pomieri, secondo le particolari specie de gli alberi. (p. 212)
§. 5. Osseruationi sopra 'l doue non raddoppiare la G. (p. 213)
§. 6. Del non raddoppiare di Ri, e d'In aggiunte per comporsene voci. (p. 216)
§. 7. Potersi non raddoppiare le consonanti alle particelle vnite con altre voci. (p. 219)
CAPO UNDECIMO. Del non raddoppiare le vocali. (p. 221)
§. 1. Non raddoppiarsi l'I, al Dittongo Io. (p. 221)
§. 2. Le voci terminate in Io non Dittongo, potersi in altro numero, ò persona, scriuere con una semplice I. (p. 223)
§. 3. Potersi non raddoppiare l'I a' preteriti della quarta maniera de' verbi. (p. 225)
CAPO DODECIMO. Dello scemare d'alcuna cosa d'entro le voci. (p. 226)
§. 1. Da qua' nomi, e verbi possa leuarsene l'I. (p. 226)
§. 2. Dell'V, onde possa leuarsi. (p. 233)
§. 3. Dello scemar che si puo d'alcuna lettera, ò sillaba, varj tempi di Verbi. (p. 238)
CAPO DECIMOTERZO. Del mutar lettere dauanti, nel mezzo, in fine ad ogni maniera di voci. (p. 240)
§. 1. Dell'N mutata in M. (p. 240)
§. 2. Del contrario voltarsi in capo a certi tempi di verbi l'M. in N. (p. 245)
§. 3. Del potersi voltare l'E di molte voci latine in I, nelle medesime italiane. (p. 246)
§. 4. De' nomi indifferenti a terminarsi in Ero, e in Ere. E degli auuerbi in E, e in I. (p. 249)
§. 5. Del potersi alcuna volta mutare due L in Gl. (p. 252)
§. 6. Del potersi cambiare in certe voci l'R in I. (p. 253)
§. 7. Del mutarsi l'N in L della particella Con, vnita coll'articolo. (p. 254)
§. 8. Diuerse altre mutationi di lettere accennate. (p. 256)
§. 9. In qua' verbi, e in qua' tempi, e persone l'N, e l'L, possano tramutar luogo col G. (p. 263)
CAPO DECIMOQVARTO. Delle particelle Et, e Per. (p. 267)
§. 1. Della Congiuntione Et. (p. 267)
§. 2. Della particella Per, con gli articoli Lo, e Li, (p. 270)
§. 3. Pe', e Pel, in vece di Per li, e Per lo. (p. 274)
CAPO DECIMOQVINTO. Di certe voci in particolare. (p. 276)
§. 1. Come debbano, ò si possano scriuere alquante voci dubbiose per opinione, ò per mal vso. (p. 276)
§. 2. Delle voci che sembrano stroppiate, nè però il sono. (p. 303)
CAPO DECIMOSESTO. Dell'Appuntare. (p. 305)
§. 1. Cagione, e necessità dell'Appuntare. (p. 305)
§. 2. De' quattro Segni, con che si appunta. (p. 309)
§. 3. Particolarità intorno all'vso de' quattro segni adoperati nell'appuntare. (p. 311)
§. 4. Della Parentesi. (p. 331)
§. 5. Dello scriuere lettera grande in capo a certe voci. (p. 335)
§. 6. De' Capouersi. (p. 340)