Autore:
Lodovico Dolce | Dolce Lodovico
Luogo:
Vinegia | Venezia
Editore:
Gabriel Giolito de' Ferrari et fratelli | Gabriele Giolito de' Ferrari
Anno: 1550
Tipo: Grammatica
Scheda Prima Edizione:
Metalingua:
Italiano
Lingua oggetto:
Italiano
Sistema di scrittura:
Latino
Consistenza: 115 c.
Simone Fornara (2005), Breve storia della grammatica italiana, Roma, Carocci |
Ciro Trabalza (1908), Storia della grammatica italiana, Milano, Hoepli |
E. Battisti (1956), Il concetto d'imitazione nel Cinquecento, «Commentari», VII, 249-262 |
C. Dionisotti (1971), Geografia e storia della letteratura italiana, Torino, Einaudi |
M. Pozzi (1975), Lingua e cultura del Cinquecento, Padova, Liviana |
I. Bonomi (2012), La grammaticografia italiana attraverso i secoli, Milano, CUEM Edizioni Unicopoli |
G. Graffi (2004), Fortuna e vicissitudini di concetti grammaticali, Padova, Unipress |
B. Migliorini (1960), Storia della lingua italiana, Firenze, Sansoni |
L’edizione ha una "Tavola d'i capi in tvtti i libri contenvti" con l'indicazione delle carte. Questa la partizione dei contenuti, secondo il numero di pagina:
Frontespizio [p. 1]
Allo Illvstrissimo Signor Giovambattista D'Azzia Marchese della Terza [p. 3]
All'Honorato e Nobile M. Gabriello Giolito [p. 9]
Se la volgar lingva si dee chiamare italiana, o thoscana [p. 13]
Delle osservationi nella volgar lingva di M. Lodovico Dolce. Libro Primo [p. 19]
Diffinitione della volgar grammatica [p. 19]
Divisione della detta [p. 20]
Delle lettere [p. 20]
Divisione delle lettere [p. 21]
Divisione delle consonanti [p. 21]
Delle sillabe [p. 22]
Della parola [p. 22]
Del parlamento [p. 23]
Le parti del parlamento [p. 23]
Del nome [p. 24]
De gli articoli, e di que' segni, che a i nomi in vece di casi si danno [p. 33]
Del pronome [p. 40]
Del verbo [p. 50]
Variatione del verbo della prima maniera [p. 58]
Variatione del verbo della seconda maniera [p. 60]
Variarione del verbo son [p. 61]
Variarione del verbo vado [p. 62]
De' verbi, che dinotano cosa operata [p. 64]
De' verbi da latini detti impersonali [p. 65]
Di que' termini, che da i medesimi sono detti gerondi [p. 66]
De partecipii [p. 67]
Del Me, Te, Se, e di quelle altre particelle, che in vece di pronomi si pongono [p. 69]
Di alcvni verbi, che non fanno i passati, et delle diversità di molti [p. 72]
De gli avverbi [p. 76]
Le diverse significationi di essi avverbi [p. 78]
De gli avverbi locali [p. 82]
Della prepositione [p. 84]
Della intergettione [p. 89]
Della congivntione [p. 90]
Delle concordanze delle parti [p. 94]
Voci vsate diversamente [p. 96]
Delle figvre [p. 103]
Delle osservationi nella volgar lingva di M. Lodovico Dolce. Libro Secondo [p. 111]
Qvello, che sia ortografia, e diversità nello scrivere e pronvntiare alcvne parole della lingva volgare alla latina [p. 112]
La cagione, perché straddoppiano le consonanti [p. 113]
Le consonanti, che possono entrar nel principio e nel mezo delle parole [p. 114]
Del mvtamento di diverse consonanti [p. 117]
Se il T si dee mvtare in Z [p. 119]
Dell'X, e de i dve SS [p. 120]
Dell'aspiratione H, e delle voci che la ricevono [p. 121]
Del raddoppiamento delle consonanti secondo l'ordine delle lettere, e principalmente d'intorno a i nomi [p. 124]
Del raddoppiamento delle consonanti nel principio d'i verbi composti [p. 138]
Delle osservationi nella volgar lingva di M. Lodovico Dolce. Libro Terzo [p. 142]
De gli accenti, e qvali ragionevolmente adoperar si debbano nella volgar lingva [p. 144]
Qvello, che sia accento, onde detto, e qvello che esso operi [p. 145]
Discrittion di tre accenti, grave, acvto, e rivolto, e dove, e come vsar si debbano [p. 145]
Modo, che nel pvntare osservavano gli antichi, e qvello che sia periodo [p. 154]
Divisione del periodo, e i pvnti, che vsare dobbiamo [p. 156]
Modo, et ordine del pvntare, e prima del coma [p. 159]
Del pvntocoma [p. 162]
D'i dve pvnti [p. 165]
Del pvnto fermo [p. 167]
Della parentesi, altrimenti trapositione [p. 168]
Del pvnto interrogativo [p. 169]
Delle osservationi nella volgar lingva di M. Lodovico Dolce. Libro Quarto. Et vltimo [p. 172]
Difinitione della poetica, e qvale è l'vfficio e il fine del poeta [p. 174]
Divisione della poetica, e qvello, che propriamente sia rima [p. 176]
Qvante maniere di rime e di poemi nella volgar lingva hoggidi habbiamo [p. 178]
Particolar division delle rime [p. 180]
De i dittonghi, che entrano nella volgar lingva; e, come si forma il verso, secondo l'ordine de gli accenti, e delle cesvre [p. 182]
Il verso farsi meno e piv grave secondo la diversità delle vocali, e delle consonanti, e d'i vitii, che s'hanno a fvggire [p. 187]
Delle concordanze, che si fanno nelle desinenze [p. 190]
Del sonetto [p. 192]
Delle canzoni [p. 200]
D'i madriali [p. 210]
Delle ballate [p. 214]
Delle sestine [p. 216]
De i terzetti [p. 219]
Delle stanze, altrimenti ottave rime [p. 221]
De i versi sciolti, e de gli sdrvccioli [p. 222]
Tavola d'i capi in tvtti i libri contenvti [p. 224]
A i Lettori [p. 228]
Errori delle stampe [p. 228]
Registro [p. 230]