Autore:
Leon Battista Alberti | Alberti Leon Battista
Luogo:
s.l. | s.l.
Periodo: 1425-1450
Tipo: Grammatica
Scheda Prima Edizione:
Metalingua:
Italiano
Lingua oggetto:
Italiano
Consistenza: 21 pp.
Simone Fornara (2005), Breve storia della grammatica italiana, Roma, Carocci |
Ciro Trabalza (1908), Storia della grammatica italiana, Milano, Hoepli |
Giuseppe Patota (1999), Lingua e linguistica in Leon Battista Alberti, Roma, Bulzoni |
Giovanni Ponte (1991), Leon Battista Alberti : umanista e scrittore, Genova, Tilgher |
Il ms. Vaticano Reginense Latino 1370 «contiene l'unica copia a noi pervenuta del testo della Grammatichetta» (Patota, 1996: 57). Esistono, inoltre, alcune stampe: T, Regole della lingua fiorentina in Trabalza (1908: 535-548), «trascrizione diplomatica del testo vaticano, che l'editore ha inteso conservare in tutta la sua integrità anche a scapito dell'interpretazione» (Patota, 1996: 62); G1, La prima grammatica in Grayson (1964), e G2, L.B. ALBERTI, Grammatica della lingua toscana, in Grayson (1973: 175-193). Patota (1996: 62 e ss.) spiega che «in G1 e in G2 sono corretti alcuni errori di trascrizione di T» e che «G1 e G2 propongono una cospicua e persuasiva serie di emendamenti e di integrazioni al manoscritto che migliorano di molto il testo di T», e indica i luoghi in cui, rispetto a G1 e G2, ha scelto di ripristinare il testo del ms.
L'edizione della Grammatichetta che si sceglie di seguire è quella di Patota, Vallance (2003: 1-41), per la quale l'autore dichiara che «Je reproduis ici le texte de P [P = Patota, 1996: 15-39], dont les critères généraux ainsi que les amendements et les modifications par rapport aux éditions précédentes sont indiqués ci-après, avec quelques corrections et des ajustements mineurs»: (Ivi, p. LXXXVIII). Si ringrazia Giuseppe Patota per la gentile concessione della trascrizione del testo.
Si riporta di seguito la suddivisione degli argomenti presente nella Grammatichetta; l'indicazione del numero di pagina e del paragrafo segue Patota, Vallance (2003: 1-41):
ORDINE DẺLLE LÆTTẺRE PẺLLA LINGHUA TOSCHANA, p. 1
GRAMMATICHETTA, p. 7
[1] <Q> ue’ che affermano la lingua latina non essere stata comune [...], p. 9
[2] Ordine dẻlle lettere, p. 9
[3] Vochali, p. 11
[4] <O>gni parola e dictione Toscana finisce in vocale [...], p. 11
[5] Le chose, in molta parte, hanno in lingua toscana que’ medesimi nomi che in latino., p. 11
[6] Non hanno ẻ Toscani fra ẻ nomi altro che masculino e feminino [...], p. 11
[7] Ẻ casi de’ nomi si notano co’ suoi articoli [...], p. 11
[8] Item, ẻ nomi proprii sono varii da gli appellativi., p. 11
[9] Masculini che cominciano da consonante hanno articoli simili a questo [...], p. 13
[10] Masculini che cominciano da vocale fanno in singulare simile a questo [...], p. 13
[11] Ẻ nomi masculini che cominciano da s- preposta a una consonante hanno articoli simili a quei che cominciano da vocale, [...], p. 13
[12] Nomi proprii masculini non hanno ẻl primo articolo [...], p. 13
[13] Proprii masculini che cominciano da consonante in singulare fanno così [...], p. 13
[14] Nomi proprii che cominciano da vocale nulla variano da’ consonanti [...], p. 13
[15] In plurale, non s’adoperano ẻ nomi proprii [...], p. 13
[16] Ẻ nomi feminini, ó proprii o appellativi [...], p. 13
[17] Ẻ nomi delle terre s’usano come proprii, e dicesi [...], p. 15
[18] Et simili a’ nomi proprii s’usano ẻ nomi de’ numeri [...], p. 15
[19] Et quei nomi che si referiscono a numeri non determinati [...], p. 15
[20] Ẻ nomi che importano seco interrogatione [...], p. 15
[21] Chi s’usa circa alle persone, e dicesi : Chi scrisse ?, p. 15
[22] Che significa quanto presso a ẻ Latini qui et quid [...], p. 15
[23] Chi, di sua natura, serve al masculino [...], p. 15
[24] Chi sempre si prepone al verbo ; che si prepone e postpone, p. 17
[25] Che, praeposto al verbo, significa quanto presso a ẻ Latini quid et quantum e quale [...], p. 17
[26] Che, postposto al verbo, significa quanto apresso ẻ Latini ut et quod [...], p. 17
[27] Ẻ nomi, quando ẻ dimostrano cosa non certa e diterminata [...], p. 17
[28] Ẻ nomi simili a questo : primo, secondo, vigesimo [...], p. 17
[29] Uno, due, tre e simili, quando ẻ significano ordine [...], p. 17
[30] Fra tutti gli altri nomi appellativi, questo nome, Dio [...], p. 17
[31] Gli articoli hanno molta convenientia co’ pronomi [...], p. 19
[32] De’ pronomi, ẻ primitivi sono questi [...], p. 19
[33] Non troverrai in tutta la lingua toscana casi mutati in voce altrove [...], p. 19
[34] Muta o in i, e harai ẻl plurale, e dirai [...], p. 19
[35] Et così, sarà costui e lui e cholui simili a quegli in singulare [...], p. 19
[36] Questo e quello mutano -o in -a [...], p. 19
[37] Lui, chostui, cholui mutano u in -e [...], p. 19
[38] Vedesti come, simile a’ nomi propri, questi pronomi primitivi non hanno el primo articolo [...], p. 21
[39] Derivativi pronomi sono questi, e declinansi così [...], p. 21
[40] Mutasi come a ẻ nomi l’ultima in a e fassi el singulare femminino [...], p. 21
[41] In uso, s’adoprano questi pronomi non tutti a un modo [...], p. 21
[42] Lui e cholui dimostrano persone [...], p. 21
[43] Questo e quello serve a ǒgni dimostratione [...], p. 23
[44] Ẻ et ẻl, lo e la, le e gli, quali, giunti a’ nomi, sono articoli [...], p. 23
[45] Ma di questi, egli et ẻ hanno significato singulare e plurale [...], p. 23
[46] Potrei, in questi pronomi, esser prolixo [...], p. 23
[47] Sequitano ẻ verbi [...], p. 23
[48] Indicativo [...], p. 25
[49] Hanno e Toscani, in voce, uno preterito quasi testé [...], p. 25
[50] Imperativo [...], p. 25
[51] Optativo [...], p. 25
[52] Subienctivo [...], p. 25
[53] Et usasi tutto l’indicativo – di questo e d’ogni altro verbo – quasi come subienctivo [...], p. 25
[54] Infinito: Essere ; essere stato, p. 27
[55] Gerundio : Essendo, p. 27
[56] Participio : Essente, p. 27
[57] Dirassi adonque, per dimostrare ẻl passivo [...], p. 27
[58] Hanno ẻ Toscani certo modo subienctivo in voce, non notato da ẻ Latini [...], p. 27
[59] Sequitano ẻ verbi activi [...], p. 27
[60] Indicativo [...], p. 27
[61] In questa lingua ogni verbo finisce in o la prima indicativa presente [...], p. 29
[62] Imperativo [...], p. 29
[63] Optativo [...], p. 29
[64] Subienctivo [...], p. 29
[65] Assertivo [...], p. 29
[66] Infinito: amare, havere amato, p. 29
[67] Gerundio: amando, p. 29
[68] Participio: amante, p. 29
[69] Vedi come a ẻ tempi testè perfetti et al futuro del subienctivo [...], p. 31
[70] Nè troverrai in tutta la lingua toscana verbi monosyllabi altri che questi sei [...], p. 31
[71] In tutti ẻ verbi, come fa la seconda persona singulare del preterito [...], p. 31
[72] Do : da tu, dia lui [...], p. 31
[73] Do : Dio ch’io dia, tu dia, lui dia [...], p. 31
[74] Sequita la coniugatione in e [...], p. 33
[75] Dicemo de’ preteriti, resta a dire de gli altri, p. 33
[76] Imperativo [...], p. 33
[77] Optativo [...], p. 33
[78] Verbi impersonali si formano della terza persona del verbo activo [...], p. 35
[79] Sequitano le prepositioni [...], p. 35
[80] Di, preposto allo infinito [...], p. 35
[81] Quelle de più syllabe sono queste [...], p. 35
[82] Prepositioni quale s’adoperano solo in compositione [...], p. 35
[83] Sequitano gli adverbii [...], p. 35
[84] Usa la lingua toscana questi adverbii in luogo di nomi giuntovi l’articolo [...], p. 37
[85] Item, a similitudine della lingua gallica [...], p. 37
[86] Interiectioni [...], p. 37
[87] Coniunctioni [...], p. 37
[88] Et congiunge ; nè disiunge ; o divide [...], p. 37
[89] Et questo ne ha vario significato e vario uso, p. 37
[90] Et questo ne, se sarà subiuncto a nome o al pronome [...], p. 39
[91] Et questo ne, postposto al verbo [...], p. 39
[92] Adonque, doppo l’indicativo monosyllabo [...], p. 39
[93] Non mi stendo ne gli altri simili usi a questi [...], p. 39
[94] E vitii del favellare, in ogni lingua [...], p. 39
[95] Alieni sono, in Toscana, più nomi barberi [...], p. 41
[96] In qualche parte mutati saranno quando alle dictioni s’agiugnerà [...], p. 41
[97] Molto studia la lingua toscana d’essere breve et expedita [...], p. 41
[98] E, mutando lettere, dicono mie pro mio e mia [...], p. 41
[99] Si questo nostro opuscolo sarà tanto grato a chi mi leggerà quanto fu laborioso [...], p. 41
[100] Cittadini miei, pregovi [...], p. 41